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sabato 25 aprile 2020

Raccomandazioni trasversali nella visione sistemica degli esperti inglesi per uscire dall'emergenza COVID-19

di Enrico Nardelli

In un precedente post ho presentato le raccomandazioni principali di un rapporto dell'Ada Lovelace Institute recentemente pubblicato nel Regno Unito. Esso offre un'eccellente analisi delle implicazioni dell'uso della tecnologia per gestire l'uscita dalla fase di emergenza del COVID-19, dal momento che considera tutte le dimensioni rilevanti per questo scopo.

In questo post presento più in dettaglio le raccomandazioni di natura trasversale. Nei successivi discuterò le raccomandazioni relative ai vari aspetti tecnologici.

Osservazione n.1 : Le tecnologie basate sui dati possono essere strumenti efficaci per supportare qualsiasi strategia per uscire dall'emergenza, ma non sostituiscono la politica. Tali tecnologie devono far parte di strategie sistemiche di gestione della sanità pubblica e di altre iniziative di risposta alle pandemie; in assenza di evidenze non possono e non devono sostituire altri metodi collaudati.

Raccomandazione n.1 : Il governo deve essere trasparente sulle soluzioni tecnologiche che sta sviluppando. Esse devono integrare, piuttosto che sostituire, le iniziative sanitarie di risposta alla pandemia in corso. Devono essere fondate su una strategia globale per uscire dalla crisi, che il governo dovrebbe sviluppare, pubblicare e invitare l'opinione pubblica ad esaminare.

Osservazione n.2 : Interventi efficaci basati sulla tecnologia tengono conto della dimensione sociale della tecnologia e del suo impatto sociale, sono progettati con il contributo e il coinvolgimento delle persone in tutta gli strati sociali e sono monitorati ed esaminati per valutare il loro impatto sociale sugli individui e sulle comunità.

Raccomandazione n.2 : Il governo deve ampliare la gamma di attori coinvolti nel processo decisionale relativo alla crisi COVID-19 al di là degli organi consultivi scientifici. Dovrebbe essere istituito un gruppo indipendente di consulenti sulla tecnologia in situazioni di emergenza per affiancare il gruppo di consulenza scientifica per le emergenze, con il compito di esaminare le evidenze su cui basare gli interventi tecnici, formulare raccomandazioni per il loro dispiegamento e supervisionare il loro impatto. Il gruppo di consulenti dovrebbe essere diversificato e rappresentativo, ed includere esperti in dati e tecnologia, scienze sociali e umanistiche, e rappresentanti dei gruppi vulnerabili, della società civile e delle autorità locali. Le sue delibere e i suoi risultati dovrebbero essere resi pubblici.

Osservazione n.3 : C'è un rischio reale che l'espansione dell'intrusione dello Stato nella vita degli individui che si verifica durante le emergenze perduri al di là del periodo iniziale di crisi. Le infrastrutture tecniche e legali costruite durante questa pandemia possono essere difficili da smantellare una volta superata la crisi, a meno che non siano state disposte in anticipo adeguate clausole di salvaguardia. Il settore tecnologico può aiutare a risolvere problemi difficili attraverso innovazioni di avanguardia, ma quando si delega la politica sanitaria pubblica a fornitori privati (da soli o in collaborazione col pubblico) ne risulta un deficit di democrazia.

Raccomandazione n.3 : Le clausole di decadenza legale e tecnica devono essere integrate nella progettazione degli strumenti tecnologici. È necessario definire preventivamente una legislazione ordinaria che regoli come gli attori del settore pubblico e privato usano la tecnologia digitale per gestire dati digitali. Va incoraggiata la protezione dei dati fin dalla progettazione delle soluzioni tecniche (privacy by design) e alla base di tali soluzioni devono essere scelti protocolli che tutelano la privacy.

Osservazione n.4 : Un efficace impiego della tecnologia per sostenere l'uscita dall'emergenza dipenderà da una diffusa fiducia dei cittadini negli interventi.

Raccomandazione n.4 : Il governo deve essere trasparente sulle misure tecniche che sta considerando prima del loro effettivo impiego. Gli interventi tecnici non dovrebbero essere attuati fino a quando il gruppo indipendente di consulenti per la tecnologia nelle emergenze non avrà esaminato le evidenze per il loro utilizzo, valutato il loro probabile impatto e raccomandato il loro dispiegamento. Occorre incoraggiare un dibattito aperto e un esame approfondito per aumentare la fiducia dell'opinione pubblica e sensibilizzarla sulla complessità delle questioni.

Osservazione n.5 : Mentre ci si muove verso l'uscita dalla crisi, il governo dovrebbe capire come mantenere il processo decisionale al passo con il suo controllo e la sua valutazione in tempo reale da parte dei gruppi di consulenti indipendenti.

Raccomandazione n.5 : Dovrebbe essere istituito un meccanismo di supervisione indipendente che guidi il controllo in tempo reale sulla formulazione delle politiche e sul processo decisionale del governo. C'è un'iniziativa di controllo in tempo reale in corso in Scozia, dove la polizia scozzese ha nominato John Scott QC per dirigere un comitato di controllo sull'uso da parte della polizia dei suoi poteri. Questo tipo di modello potrebbe essere applicato in altri settori, e potrebbe essere essenziale per avere responsabilità e supervisione sull'uso della tecnologia e dei dati.

(continuerà a breve con la presentazioni delle raccomandazioni relative agli aspetti tecnologici)

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