di Isabella Corradini
Non c’è dubbio che il tema dell’Intelligenza Artificiale (IA) sia oggetto di grande interesse e di numerosi dibattiti. Le sue potenzialità sono di particolare attrattività per il mondo aziendale in quanto potrebbero rivoluzionare il modo di erogare i servizi alla clientela, e non solo. Ma cosa ne pensano i consumatori?
Nell’ambito di uno studio globale condotto su 6.000 soggetti adulti da Pegasystems, società operante nell’ambito delle soluzioni di Customer Engagement, è emerso un quadro interessante. In particolare, prevale un sentimento di “confusione” nell’interagire con l’IA. Ad esempio, solo il 34% del campione ha dichiarato di averne avuto esperienza diretta, per poi scoprire che in realtà fa già uso nel quotidiano di diversi dispositivi e servizi basati sull’Intelligenza Artificiale.
In questo modo la percentuale sale all’84%. In generale, comunque, dallo studio
emerge, allo stato attuale, una scarsa consapevolezza dei consumatori su cosa sia effettivamente l’Intelligenza Artificiale e sulle sue funzionalità. Se ne parla molto, ma un conto è parlarne da esperti, un conto è spiegare l’IA agli utenti, non sempre padroni del linguaggio tecnologico.
Si tratta di un punto basilare, dal quale può dipendere il comportamento di diffidenza o di apertura verso l’Intelligenza Artificiale. Da un lato, infatti, più del 70% del campione intervistato nutre un certo timore nei confronti dell’AI, dall’altro invece, il 68% dichiara la disponibilità a sperimentarne di più, se ciò dovesse facilitare la vita di tutti i giorni, ad esempio facendo risparmiare tempo e denaro. Diventa dunque indispensabile informare correttamente i consumatori sul tema; e magari dovrebbero essere proprio le imprese a farlo, sia per il fatto che stanno investendo molto in questo campo, sia perché la diffusione di prodotti e servizi è comunque legata al senso di fiducia dei consumatori.
A questo punto, però, sarebbe opportuno attivarsi per una maggiore chiarezza non solo riguardo ai vantaggi dell’IA, ma anche ai possibili rischi. Insomma, far conoscere la reale portata del cambiamento permetterebbe alle persone di decidere, e questa volta con consapevolezza.
Pubblicato su Bancaforte l'8 giugno 2017.
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